Pasta aglio, olio e peperoncino (versione cinese)
Questo piatto, originario della regione dello Shaanxi e parecchio diverso dalla versione italiana, è stato un immediato successone. Il condimento è pronto nel tempo che l’acqua bolle e chi ha una cucina un po’ varia deve ricordarsi solo di comprare un cipollotto: gli altri ingredienti fondamentali dovrebbe averli già in casa. Per chi invece vuole essere il più vicino possibile all’originale, ci sono un paio di ingredienti particolari di cui parlo o ho parlato, che si trovano nei negozi che trattano alimentari orientali oppure in rete.
Leggi tutto…Polpette di verdura
In rete si possono trovare centinaia di ricette di polpette vegetariane a base di verdura, ma spesso sono molto lunghe da preparare o hanno talmente tanti ingredienti “di riempimento” che ho l’impressione che verrebbero quasi uguali anche se la verdura non ci fosse proprio; penso a cose tipo uovo, pangrattato, parmigiano, riso, farina, legumi, patate schiacciate e chi più ne ha più ne metta.
Questa versione, semplicissima e abbastanza rapida da preparare, è fatta quasi solo di verdura, principalmente zucchine. Per questa ragione, vengono molto leggere e con un gusto delicatissimo, che si presta ad essere arricchito con un po’ di fantasia.
Fusilli forse fusion
Vi presento un piatto rapido di pasta al pomodoro, con un trucco che lo rende sia molto più saporito del solito, sia fusion, come si suol dire. In teoria, questo termine dovrebbe indicare una cucina che trae ispirazione da diverse tradizioni, ma se guardiamo ai locali di livello basso o medio/basso che si dichiarano fusion, non sono altro che i soliti ristoranti giapponesi gestiti da cinesi dove potete non solo riso appiccicato a cilindretto o pallina, ma anche riso saltato.

Perdonatemi per l’allitterazione nel titolo, che per qualcuno sarà difficile da pronunciare. Molti miei studenti non sanno dire “fosfofruttochinasi”, o “Feltre fu fatta forte” o “full forty furlongs from Faroe’s furthest frothy foreshore flew fifty-five flying fish fleeing fearfully for freedom from fifty-five famelic feathered fowls; fifty feet further: flop; fifty feet further: flop”.
Leggi tutto…Pizza finta (con la piadina)
Di ricette per fare molto molto rapidamente qualcosa che vagamente assomiglia ad una pizza se ne trovano in rete a centinaia; vi consiglio questa solo perché ha il merito (e non è affatto scontato) di funzionare per davvero. Richiede veramente pochissimo pochissimo tempo rispetto a quasi qualsiasi alternativa, comprese le bruschette. Non è una vera pizza, non la presenterei agli ospiti se non come snack, ma non è per niente malaccio.
Leggi tutto…Gamberi fritti a palloncino
Questa ricetta, una recente invenzione coreana, è per una frittura di gamberi abbastanza particolare: la pasta in cottura si gonfia come un pallone, con un effetto stupefacente e una consistenza particolare. Gradevole, ma non leggero; queste porzioni basteranno per quattro persone come piatto principale e per una compagnia numerosa come snack per un aperitivo. Come tutte le ricette “tecniche”, le proporzioni vanno rispettate alla lettera e gli ingredienti devono essere esattamente questi.
Leggi tutto…Hummus verde
Una variante del solito hummus di ceci, fatta con adzuki verdi e con parecchio coriandolo; non richiede di sbucciare legumi e non disturba l’intestino. Dico subito che è piaciuta molto anche a persone che trovano insopportabile quest’erba, di cui parlo dopo la ricetta. Non ho dubbi che sarebbe buona anche senza coriandolo!
Il nome è improprio, perché la stessa parola ḥummuṣ in arabo significa semplicemente “ceci”; la crema che tutti conosciamo, in effetti, si chiamerebbe ḥummuṣ bi-ṭ-ṭaḥīna “ceci e tahina”. Succede spesso che una parola straniera venga assunta in una lingua con un significato molto più ristretto dell’originale, ad esempio, blitz di per sé vuol dire solo “fulmine”, champignon è solo “fungo”, ticket “biglietto”, e furry “peloso”.
Leggi tutto…Quesadilla di pollo facile facile
Uno spuntino messicano, qui in una versione semplice senza tante pretese di autenticità, ispirata a quelle del nord del Paese, e pensata per fare da piatto principale per una persona affamata. Può servire come cena alternativa rapida e saporita e anche per consumare pezzetti di verdure che vi fossero avanzati.
Leggi tutto…Pici all’aglione senza aglione (e senza pici)
È un bel po’ che ogni tanto – se poi non ho appuntamenti – preparo un sugo a base di aglio e pomodoro ispirato al sugo all’aglione, tipico della bassa Toscana e alto Lazio, che si usa soprattutto per i pici, un tipo di pasta fresca simile a dei grossissimi spaghetti. L’aglione è una varietà di aglio dalle dimensioni impressionanti: una testa pesa anche mezzo kilo, uno solo spicchio anche 80 grammi. Non ho mai scritto la semplicissima ricetta perché, non avendo assaggiato l’originale e fidandomi dell’opinione dei cuochi campanilisti della rete, pensavo che questa verdura fosse del tutto unica ed inimitabile.

Ma quest’estate sono stato in vacanza proprio in quelle zone, ho provato il piatto, e devo ammettere che non so se sarei capace di distinguere l’aglione da un qualsiasi aglio fresco non molto forte, come quello che in estate si può trovare in tanti supermercati, che a sua volta non è poi così diverso dall’aglio secco che si trova normalmente. Da aprile a luglio, quando gli agli sono ormai molto vecchi, forse farei dell’altro.
I pici si trovano in versione secca in alcuni negozi forniti e direi che sono più che discreti. Se li volete fare da voi a mano, cercate altrove, per me ne vale la pena solo se si è toscani. Si possono comunque sostituire tranquillamente con altri formati.
Leggi tutto…Pasta con le zucchine
Chi ha due metri quadrati di orto, in questo periodo non sa dove mettere le zucchine. Vi lascio perciò una ricetta banale ma che penso non tutti conoscano, che ne consuma parecchie. Niente di speciale, solo un semplice, gradevole piatto sano per tutti i giorni che, direbbe uno chef, esalta la materia prima.
Sotto, bonus, la ricetta della carbonara con le zucchine, che per me è deliziosa e non ha niente da invidiare alla versione tradizionale.
Leggi tutto…Clotted cream, davvero & imbrogliando (v.2)
La clotted cream, ossia “panna coagulata” o – forse meglio – “panna rappresa” è tipica del Devon e della Cornovaglia, in Inghilterra, dove si serve all’ora del tè con gli scones, un dolcetto molto semplice del quale do la ricetta (bonus) in basso, assieme a marmellata di fragole. Il sapore e la consistenza è a metà strada tra quello della panna e del burro: molto più ricco della prima, ma molto più dolce del secondo, con note tostate dovute alla cottura. Se siete amanti del genere, va provata almeno una volta nella vita.
Quattro anni fa ho dato una ricetta abbastanza fedele all’originale. Quella versione richiede molte molte ore di preparazione e si può fare solamente con quantità di panna considerevoli; la trovate qua sotto (“Clotted cream davvero”). Da allora, ho letto in giro che esiste un sistema molto più semplice e rapido, direi addirittura banale, per ottenere un risultato praticamente indistinguibile, che vi riporto e che consiglio a tutti di fare, considerando che è adatto anche a dosi modeste (“Clotted cream imbrogliando”).
Leggi tutto…