Guacamole
Il guacamole è una salsa centroamericana a base di avocado che in quei paesi si serve un po’ con tutto, in particolare con i piatti di carne e che molti conosceranno per averla assaggiata in un ristorante messicano. L’idea che noi abbiamo della cucina messicana è piuttosto deformata, perché quasi tutti i piatti che si fanno da noi vengono specificamente dal nord del Messico o sud degli Stati Uniti, sono cioè piatti tex-mex (da Texas-Mexico).
Il guacamole si serve spesso con le tortilla chips, cioè le famose “patatine” triangolari di farina di mais, che sono appunto tipicamente tex-mex. A me piace proprio così e ne mangio una quantità colossale, come antipasto o -orrore- come piatto unico.
- Avocado maturo: uno
- Pomodoro maturo di media misura: mezzo
- Cipolla: un quarto
- Peprone verde piccante, preferibilmente della varietà Jalapeño o Serrano: uno
- Succo di lime o limone: un paio di cucchiai, a piacimento
- Foglie di coriandolo tritate grossolanamente: un cucchiaio, facoltativo
- Sale, pepe
Gli avocado si vendono quasi sempre poco maturi, aspettate che diventino molto teneri prima di usarli. Tagliateli per il lungo e togliete il seme centrale, come si vede nel video. Togliete la polpa con un cucchiaio e mettetela in una recipiente largo. Schiacciatela con una forchetta fino ad ottenere quasi una purea, ma lasciando dei pezzi più grossi, della misura di una nocciola. Aggiungete subito il succo di lime o limone, assaggiando per raggiungere l’acidità voluta; è fondamentale per evitare che si ossidino, annerendo.
Togliete i semi al pomodoro e tagliatelo a cubettini, togliete il torsolo e i filamenti interni al peperone e tritatelo. Tritate finemente la cipolla. Incorporate alla pasta di avocado, salate, pepate e, se lo trovate e vi piace, aggiungete il coriandolo.
I peperoni messicani si possono sostituire con un pezzetto di peperone verde e un po’ di peperoncino.
Il video mostra molto bene come si fa il guacamole, senza l’aggiunta del coriandolo ma utilizzando il tradizionale mortaio.
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