Uova strapazzate
Penso che questa sia la ricetta più stupida che abbia mai pubblicato, ma me l’hanno esplicitamente richiesta e non posso che ubbidire.
- Uova: a piacere (più sono piccole, più il tuorlo in proporzione è grande)
- Burro: molto abbondante (diciamo 10–20 grammi per uovo)
- Latte o panna: un goccio, facoltativo
- Sale
- Pepe
In un padellino fate sciogliere il burro a fuoco basso. In un recipiente a parte battete leggermente le uova, aggiungendo –se volete– latte o panna. Versate le uova nel padellino e iniziate a mescolare. Appena il fondo inizia a rapprendersi, togliete dal fuoco e mescolate bene fintanto che la cottura non si ferma. Dovrete rompere lo strato di uovo cotto, ma non del tutto, dovrà rimanere in piccoli pezzettini. La stessa operazione si ripete fino alla fine: rimettete il padellino sul fuoco e toglietelo appena il fondo inizia a cuocere, sempre mescolando, quante volte basta a raggiungere la giusta consistenza. Salate e pepate verso la fine. Cercate di non esagerare con la cottura: un uovo strapazzato non è una frittata rotta, dovrebbe essere cremoso e morbido, senza nessuna parte abbrustolita. Appena l’uovo è cotto (o qualche secondo prima), si trasferisce su un piatto e si divora.
Questo è il cosiddetto “metodo inglese” per preparare le uova strapazzate. Esistono anche un “metodo francese” e un “metodo americano”, che per me non vale la pena descrivere: il primo è inutilmente complicato e il secondo inferiore.